PICCOLA RASSEGNA STAMPA
sulle attività di Girolamo De Simone
Sul CD “Napoli non canta”: “Un dialogo
inevitabilmente sospeso tra passato e presente”
Sul CD “Napoli non canta”: “Scrittore
della complessità, Girolamo De Simone nella sua ‘opera aperta’ ci dona
intimismo e concentrazione, lontano dal virtuosismo dei filologi e delle
pratiche pianistiche tradizionali”
Sul CD “Dell’Universo assente”: “dalla Napoli sotterranea riaffiora un corpus clamorosamente ignorato o sottovalutato, senza il quale oggi non apprezzeremmo Arturo Stalteri e Ludovico Einaudi”
Gianluca Veltri, Il Mucchio Selvaggio del 21 Settembre
2004
Sul CD “Dell’Universo assente”: “Per me semplicamente una rivelazione”
Gino Dal Soler, Blow Up di Settembre 2004
Sul CD “Dell’Universo assente”: “Il risultato è a volte straordinario, come per il terzo quadro dei Dialoghi del presente che nell’esecuzione minimale di De Simone recupera immagini sonore della contemporaneità che sanno di vetro, come se a risuonare fossero cristalli e non corde del pianoforte”
Sull’inaugurazione-concerto (prima
assoluta) della Mostra di Kim Sooja al Padiglione d’arte contemporanea di
Milano: “De Simone ha preso delle scale dagli antichi modi coreani, che usano
delle note bemollizzate e gli ha sovrapposto la scala napoletana,
personalizzando ulteriormente il suo brano…”
Sul primo premio internazionale “Capri Musica”: "La sua vicenda musicale, che si ispira non di rado alle sonorità e alle sfumature di questa terra, medita, sulle note delle sue composizioni, giorni migliori... un impegno che è anche l'unica resistenza contro il degrado che avanza"
Franco De Rosa, Il Cittadino
Sul primo premio internazionale “Capri Musica”:
“Un premio per la musica contemporanea. Per chi la suona, per chi la compone
e per chi ne cura la conoscenza”
Su Angeli Musicanti 2001: “Aperta da una
intrigante provocazione musicale di Girolamo De Simone, ‘Le fioriere di
Genova’, la mini-rassegna ha evitato i miasmi e i trabocchetti della
nostalgia”.
Sul concerto “De Simone – Stalteri –
Einaudi” di Aversa 2000: “Più che un concerto pianistico a sei mani il recital
somiglia a un vertice della musica italiana di frontiera. Occasione piuttosto
rara quella di vedere sullo stesso palcoscenico tre musicisti diversi…”
“Fabulae
Contaminatae racconta nella maniera migliore il mondo di De Simone, figlio
di tutti e di nessuno stile, nato dalla classica ma proiettato altrove da sé.
Disperso, dissipato, ma ancorato a questo Novecento che fatica a lasciarci dopo
aver esplorato ogni frammento di nota. La sfida, e la deriva, del musicista
sono tra i solchi. Una caccia al tesoro da affrontare ascolto dopo ascolto”
Alfredo
D’Agnese, Il Giornale di Napoli del 14 Aprile 1996
“La chiusura, affidata al pianoforte di
De Simone, è toccante. La versione del Primo
Quadro trascritta dal musicista mantiene intatto il pathos narrativo e la
profondità delle intenzioni. Un piccolo capolavoro rarefatto che gli anni non
hanno sbiadito”.
Alfredo
D’Agnese, Il Giornale di Napoli del 27 Febbrio 1997
“Almeno qualcuno che non ha scordato
Cilio c’è: domani Girolamo De Simone ed Eugenio Fels, compositori e vecchi
compagni d’avventura, gli renderanno omaggio”
Federico
Vacalebre, Il Mattino del 20 Maggio 1993
“Oggi si terrà una manifestazione
commemorativa del compositore Luciano Cilio, scomparso prematuramente dieci
anni fa. L’evento è stato fortemente voluto da Girolamo De Simone ed Eugenio
Fels, amici e collaboratori di Cilio, la cui breve e tormentata vita fu spesa,
nel volgere di pochi anni di febbrile attività, per la sua città”.
Donatella
Cataldi, Roma del 20 Maggio 1993
“Ricordo di Luciano Cilio è il titolo dell’appuntamento che
l’Associazione musicale Liszt ed il Centro Studi per le culture contemporanee
dedicano al compositore napoletano nel decennale dela sua scomparsa. Il
concerto propone brani eseguiti da Girolamo De Simone ed Eugenio Fels”.
Anna
Cepollaro, La Repubblica del 21 Maggio 1993
“Ieri, con una manifestazione di
ripensamento voluta da Girolamo De Simone, l’emblematica esperienza artistica
di Cilio è stata riproposta autorevolmente, con la forza che le scadenze
obbligatorie, gli anniversari, hanno
infallibilmente. E già proprio alla Esi la presentazione di un volumetto di
Girolamo De Simone aveva portato il discorrere dei presenti a ripensare
all’operato di Cilio, dedicatario ideale del libro di cui si parlava”.
Massimo
Lo Iacono, Il Giornale di Napoli del 22
Maggio 1993
“Sono stati momenti di tensione quelli
dedicati, l’altro ieri, all’ascolto dei brani di Cilio, con sincera
partecipazione ancor prima che con generico rigore da De Simone al pianoforte”.
Stefano
Valanzuolo, Il Mattino del 23 Maggio
1993
“Girolamo De Simone e Federico Odling
hanno poi proposto Suiff per
violoncello e pianoforte simile, come scrive lo stesso De Simone, ai labirinti
borgesiani. Con molta partecipazione emotiva De Simone al pianoforte ha poi
accompagnato il soprano Mariella Mazza in Liebesleid,
ultimo lavoro di Cilio scritto nel 1982”.
Michela
Fasano, Roma del 23 Maggio 1993
“Eppure devo ricordare la sensibile
attenzione con cui giovani interpreti come Girolamo De Simone si sono adoperati
per una riproduzione concertistica di opere edite e inedite di Luciano Cilio,
come ad esempio nella più recente edizione di Galassia Gutenberg”.
Pietro
Mazzone, Zazà n. 1 Febbraio 1993, Pironti Editore
“Nella suggestiva cornice del Teatro di
Marcello (Roma), un programma d’eccezione: il recital del pianista e
compositore napoletano Girolamo De Simone. Il concerto prevede una prima parte
interamente dedicata ad Alberto Savinio (...) La seconda parte prevede alcune
composizioni dello stesso De Simone”.
Momento
Sera, 25 Settembre 1992
“Girolamo De Simone, compositore ed
autore di alcuni volumi sulla musica contemporanea (...), questa sera presenta
“Nonsolomozart” (...). De Simone improvviserà al pianoforte sulla esecuzione in
tempo reale di un computer”.
Wimbledon, 23 Febbraio 1992
“Il tour concertistico di De Simone
partirà da Ravello, nell’ambito della rassegna “Giovani Concertisti a Ravello”,
giunta quest’anno alla sua 6a edizione. Lo scopo dell’istituzione di questa
manifestazione (...) è quello di
coniugare le illustri tradizioni musicali della città con il talento dei
giovani promettenti concertisti che si esibiscono nello splendido e suggestivo
Chiostro di San Francesco”.
Serafina
Gaudino, Enne, 16 Settembre 1991
“Il direttore artistico della rassegna
(Galassia Gutenberg 1991), Girolamo De Simone, ha scovato di Bach edizioni rare
e prime esecuzioni italiane assolute di trascrizioni pianistiche”.
Sandro
Compagnone, La Repubblica, 1 Febbraio
1991
“L’organizzazione e la direzione
artistica, dopo gli incoraggianti risultati della scorsa edizione, è stata
ancora affidata a Girolamo De Simone, che ha elaborato l’ottimo cartellone
(...) il quale riunisce sotto un unico titolo “...fino alla Nuova Musica” la
provocazione del nuovo e la sua scoperta”.
Serafina
Gaudino, Enne, 24 Febbraio 1991
“Girolamo De Simone, in veste solistica
al pianoforte, ha tenuto in stallo il pubblico con ipnotiche improvvisazioni su
temi e frasi di celebri brani classici e jazz”.
Roma del
22-2-1993
“Girolamo De Simone, promettente
compositore napoletano e direttore artistico della rassegna (Gutenberg 1991) ha
inteso dare un taglio particolare agli incontri sulle note, nel tentativo di
valorizzare la produzione contemporanea,
eludendo così la logica del tradizionale concerto di repertorio”.
Napoli
Oggi, del 7 Febbraio 1991
“De Simone si è esibito in un repertorio
moderno contemporaneo che ha ottenuto vivi consensi (...) si sono ascoltati
brani di una certa difficoltà che hanno consentito al pianista partenopeo di
mostrare la sua perizia alla tastiera”.
Caterina
Renna, Il Tempo del 15-10-1990
“Girolamo De Simone ha interpretato con irruento
trasporto musiche di autori contemporanei toccando anche compositori di jazz e
di ragtime”
Clara
Ciardulli, N.d.R., Giugno 1990
“Il pianista, che è una delle giovani
leve della scuola di Eugenio Fels, si è distinto per la purezza del tocco e
l’interpretazione passionale”
D.S., Napoli Oggi
del 18-3-1982
“Ma probabilmente la parte più
interessante del concerto è stata quella sull’invenzione. Si è potuta
ascoltare, infatti, la sonata Oiseaux
d’Eau del compositore-esecutore Girolamo De Simone; l’opera vanta già una
decina di pubbliche esecuzioni”.
Napoli
Notte del 12-1-1984
“Il risalto dato alla rappresentazione
dagli interpreti, dallo scenario e dalle musiche curate da Girolamo De Simone
(...) ha suscitato nella platea acclamazioni vivissime”.
L’Avvenire del 28-5-1989
“Le musiche curate da Girolamo de Simone
(...) sono state usate non come elementi descrittivi o decorativi, ma come
strumento che accentua sensibilmente l’impianto scenografico”.
Salvatore
Moffa, Messaggio d’Oggi del 18-5-1989
“... il taglio dei lavori è radicalmente
d’autore e talvolta sembra sfiorare il genere della prosa d’arte, mentre le
affermazioni, spesso apodittiche, impongono al lettore i termini di una
categoria di pensiero assai prossima all’estetica, intrigata però dalla
divagante presenza del gusto”.
(sul volume "Le parole sospese", Edizioni Scientifiche Italiane 1988)
Umberto
Padroni, Pîano Time, Dicembre 1988
“De Simone postula un rinnovamento
autentico del far musica proponendo un nuovo atteggiamento nei confronti
dell’interpretazione pianistica e nella formulazione dei programmi da
concerto. Pagine esilaranti e pagine
amare in cui, secondo la migliore tradizione culturale partenopea, la satira
forbita, l’analisi pungente, la veemenza espressiva si coniugano ad una
saggezza filosofica di antica ascendenza”.
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Carla
Di Lena, Piano Time, Settembre 1993
“Il libretto di De Simone è anche una
satira graffiante del sistema dell’insegnamento nei conservatori di musica: su
questo terreno, l’autore sostiene cose sacrosante che dovrebbero essere
meditate da molti docenti”.
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Aurelio
Musi, La Voce della Campania, Luglio-Agosto 1993
“De Simone interessa e diverte quando
descrive con spietato umorismo lo zoo della musica classica, abitato da
personaggi come le bambinette prodigio vincitrici di concorsi che non valgono
niente”.
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Federico
Vacalebre, Il Mattino del 19 Giugno 1993
“Invitiamo il musicologo Girolamo De
Simone, autore di un delizioso bestiario pianistico a dedicare una prossima
riflessione proprio a questa creatura: l’ex bambino prodigio”
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Sandro
Compagnone, La Repubblica del 10
Settembre 1993
“Il mondo della produzione musicale può
mutare, ma il piano pragmatico è dominante in assoluto, e De Simone lo sa, ne
indica la volgarità in pungenti spunti polemici”
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Massimo
Lo Iacono, Il Giornale di Napoli del 23
Aprile 1993
“Libro caustico, ma di una causticità
intelligente ed originale. Un affresco che rassomiglia a quei ritratti
tracciati dalla nera vocazione di un Luis Bunuel”
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Mirella
Laraia, Il Denaro del 5 Luglio 1993
“Avreste mai pensato che qualcuno avrebbe
avuto il coraggio di affrontare con schiettezza e splendida ironia i delicati
rapporti tra musica ed esecutore, tra musica e fruitore?”
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Serafina
Gaudino, Napoli by Night n. 4, Anno terzo.
“Il pregio di questo volume sta nel
suscitare stimoli tra gli addetti ai lavori, che possono riconoscere in questi
capitoli le proprie angosce per esami, lezioni, concorsi e tutti quei giochi di
potere legati al baronismo di alcuni docenti”
(sul volume "Lasciate i pianisti nelle
gabbie”, ESI 1993)
Michela
Fasano, Roma del 25 Aprile 1993