PICCOLA RASSEGNA STAMPA

sulle attività di Girolamo De Simone

 

Sul CD “Napoli non canta”: “Un dialogo inevitabilmente sospeso tra passato e presente”

Federico Vacalebre, Il Mattino del 5 Giugno 2003

 

Sul CD “Napoli non canta”: “Scrittore della complessità, Girolamo De Simone nella sua ‘opera aperta’ ci dona intimismo e concentrazione, lontano dal virtuosismo dei filologi e delle pratiche pianistiche tradizionali”

Francesco Bellofatto, Il Denaro del sabato del 7 giugno 2003

 

Sul CD “Dell’Universo assente”: “dalla Napoli sotterranea riaffiora un corpus clamorosamente ignorato o sottovalutato, senza il quale oggi non apprezzeremmo Arturo Stalteri e Ludovico Einaudi”

Gianluca Veltri, Il Mucchio Selvaggio del 21 Settembre 2004

 

Sul CD “Dell’Universo assente”: “Per me semplicamente una rivelazione”

Gino Dal Soler, Blow Up di Settembre 2004

 

Sul CD “Dell’Universo assente”: “Il risultato è a volte straordinario, come per il terzo quadro dei Dialoghi del presente che nell’esecuzione minimale di De Simone recupera immagini sonore della contemporaneità che sanno di vetro, come se a risuonare fossero cristalli e non corde del pianoforte”

Max Fuschetto, Il Sannio quotidiano del 7 Gennaio 2005

 

Sull’inaugurazione-concerto (prima assoluta) della Mostra di Kim Sooja al Padiglione d’arte contemporanea di Milano: “De Simone ha preso delle scale dagli antichi modi coreani, che usano delle note bemollizzate e gli ha sovrapposto la scala napoletana, personalizzando ulteriormente il suo brano…”

Daria Simeone, L’Unità del 13 luglio 2004

 

Sul primo premio internazionale “Capri Musica”: "La sua vicenda musicale, che si ispira non di rado alle sonorità e alle sfumature di questa terra, medita, sulle note delle sue composizioni, giorni migliori... un impegno che è anche l'unica resistenza contro il degrado che avanza"

Franco De Rosa, Il Cittadino

 

Sul primo premio internazionale “Capri Musica”: “Un premio per la musica contemporanea. Per chi la suona, per chi la compone e per chi ne cura la conoscenza”

Biagio Coscia, Il Corriere del Mezzogiorno del 28 Luglio 2004

 

Su Angeli Musicanti 2001: “Aperta da una intrigante provocazione musicale di Girolamo De Simone, ‘Le fioriere di Genova’, la mini-rassegna ha evitato i miasmi e i trabocchetti della nostalgia”.

Alfredo D’Agnese, Musica di Repubblica del 20 Settembre 2001

 

Sul concerto “De Simone – Stalteri – Einaudi” di Aversa 2000: “Più che un concerto pianistico a sei mani il recital somiglia a un vertice della musica italiana di frontiera. Occasione piuttosto rara quella di vedere sullo stesso palcoscenico tre musicisti diversi…”

Alfredo D’Agnese, Musica di Repubblica del 20 luglio 2000

 

Fabulae Contaminatae racconta nella maniera migliore il mondo di De Simone, figlio di tutti e di nessuno stile, nato dalla classica ma proiettato altrove da sé. Disperso, dissipato, ma ancorato a questo Novecento che fatica a lasciarci dopo aver esplorato ogni frammento di nota. La sfida, e la deriva, del musicista sono tra i solchi. Una caccia al tesoro da affrontare ascolto dopo ascolto”

Alfredo D’Agnese, Il Giornale di Napoli del 14 Aprile 1996

 

“La chiusura, affidata al pianoforte di De Simone, è toccante. La versione del Primo Quadro trascritta dal musicista mantiene intatto il pathos narrativo e la profondità delle intenzioni. Un piccolo capolavoro rarefatto che gli anni non hanno sbiadito”.

Alfredo D’Agnese, Il Giornale di Napoli del 27 Febbrio 1997

 

“Almeno qualcuno che non ha scordato Cilio c’è: domani Girolamo De Simone ed Eugenio Fels, compositori e vecchi compagni d’avventura, gli renderanno omaggio”

Federico Vacalebre,  Il Mattino  del 20 Maggio 1993

 

“Oggi si terrà una manifestazione commemorativa del compositore Luciano Cilio, scomparso prematuramente dieci anni fa. L’evento è stato fortemente voluto da Girolamo De Simone ed Eugenio Fels, amici e collaboratori di Cilio, la cui breve e tormentata vita fu spesa, nel volgere di pochi anni di febbrile attività, per la sua città”.

Donatella Cataldi,  Roma   del 20 Maggio 1993

 

“Ricordo di Luciano Cilio  è il titolo dell’appuntamento che l’Associazione musicale Liszt ed il Centro Studi per le culture contemporanee dedicano al compositore napoletano nel decennale dela sua scomparsa. Il concerto propone brani eseguiti da Girolamo De Simone ed Eugenio Fels”.

Anna Cepollaro,  La Repubblica  del 21 Maggio 1993

 

“Ieri, con una manifestazione di ripensamento voluta da Girolamo De Simone, l’emblematica esperienza artistica di Cilio è stata riproposta autorevolmente, con la forza che le scadenze obbligatorie, gli anniversari,  hanno infallibilmente. E già proprio alla Esi la presentazione di un volumetto di Girolamo De Simone aveva portato il discorrere dei presenti a ripensare all’operato di Cilio, dedicatario ideale del libro di cui si parlava”.

Massimo Lo Iacono, Il Giornale di Napoli  del 22 Maggio 1993

 

“Sono stati momenti di tensione quelli dedicati, l’altro ieri, all’ascolto dei brani di Cilio, con sincera partecipazione ancor prima che con generico rigore da De Simone al pianoforte”.

Stefano Valanzuolo, Il Mattino  del 23 Maggio 1993

 

“Girolamo De Simone e Federico Odling hanno poi proposto Suiff per violoncello e pianoforte simile, come scrive lo stesso De Simone, ai labirinti borgesiani. Con molta partecipazione emotiva De Simone al pianoforte ha poi accompagnato il soprano Mariella Mazza in Liebesleid, ultimo lavoro di Cilio scritto nel 1982”.

Michela Fasano, Roma  del 23 Maggio 1993

 

“Eppure devo ricordare la sensibile attenzione con cui giovani interpreti come Girolamo De Simone si sono adoperati per una riproduzione concertistica di opere edite e inedite di Luciano Cilio, come ad esempio nella più recente edizione di Galassia Gutenberg”.

Pietro Mazzone,  Zazà  n. 1 Febbraio 1993, Pironti Editore

 

“Nella suggestiva cornice del Teatro di Marcello (Roma), un programma d’eccezione: il recital del pianista e compositore napoletano Girolamo De Simone. Il concerto prevede una prima parte interamente dedicata ad Alberto Savinio (...) La seconda parte prevede alcune composizioni dello stesso De Simone”.

Momento Sera,  25 Settembre 1992


 

“Girolamo De Simone, compositore ed autore di alcuni volumi sulla musica contemporanea (...), questa sera presenta “Nonsolomozart” (...). De Simone improvviserà al pianoforte sulla esecuzione in tempo reale di un computer”.

Wimbledon,  23 Febbraio 1992

 

“Il tour concertistico di De Simone partirà da Ravello, nell’ambito della rassegna “Giovani Concertisti a Ravello”, giunta quest’anno alla sua 6a edizione. Lo scopo dell’istituzione di questa manifestazione (...)  è quello di coniugare le illustri tradizioni musicali della città con il talento dei giovani promettenti concertisti che si esibiscono nello splendido e suggestivo Chiostro di San Francesco”.

Serafina Gaudino,  Enne,  16 Settembre 1991

 

“Il direttore artistico della rassegna (Galassia Gutenberg 1991), Girolamo De Simone, ha scovato di Bach edizioni rare e prime esecuzioni italiane assolute di trascrizioni pianistiche”.

Sandro Compagnone, La Repubblica,  1 Febbraio 1991

 

“L’organizzazione e la direzione artistica, dopo gli incoraggianti risultati della scorsa edizione, è stata ancora affidata a Girolamo De Simone, che ha elaborato l’ottimo cartellone (...) il quale riunisce sotto un unico titolo “...fino alla Nuova Musica” la provocazione del nuovo e la sua scoperta”.

Serafina Gaudino, Enne,  24 Febbraio 1991

 

“Girolamo De Simone, in veste solistica al pianoforte, ha tenuto in stallo il pubblico con ipnotiche improvvisazioni su temi e frasi di celebri brani classici e jazz”.

Roma  del  22-2-1993

 

“Girolamo De Simone, promettente compositore napoletano e direttore artistico della rassegna (Gutenberg 1991) ha inteso dare un taglio particolare agli incontri sulle note, nel tentativo di valorizzare la produzione contemporanea,  eludendo così la logica del tradizionale concerto di repertorio”.

Napoli Oggi, del 7 Febbraio 1991

 

“De Simone si è esibito in un repertorio moderno contemporaneo che ha ottenuto vivi consensi (...) si sono ascoltati brani di una certa difficoltà che hanno consentito al pianista partenopeo di mostrare la sua perizia alla tastiera”.

Caterina Renna,  Il Tempo del 15-10-1990

 

“Girolamo De Simone ha interpretato con irruento trasporto musiche di autori contemporanei toccando anche compositori di jazz e di ragtime”

Clara Ciardulli,  N.d.R., Giugno 1990

 

“Il pianista, che è una delle giovani leve della scuola di Eugenio Fels, si è distinto per la purezza del tocco e l’interpretazione passionale”

D.S.,  Napoli Oggi  del 18-3-1982

 

“Ma probabilmente la parte più interessante del concerto è stata quella sull’invenzione. Si è potuta ascoltare, infatti, la sonata Oiseaux d’Eau del compositore-esecutore Girolamo De Simone; l’opera vanta già una decina di pubbliche esecuzioni”.

Napoli Notte  del 12-1-1984

 

“Il risalto dato alla rappresentazione dagli interpreti, dallo scenario e dalle musiche curate da Girolamo De Simone (...) ha suscitato nella platea acclamazioni vivissime”.

L’Avvenire  del 28-5-1989

 

“Le musiche curate da Girolamo de Simone (...) sono state usate non come elementi descrittivi o decorativi, ma come strumento che accentua sensibilmente l’impianto scenografico”.

Salvatore Moffa, Messaggio d’Oggi  del 18-5-1989


 

“... il taglio dei lavori è radicalmente d’autore e talvolta sembra sfiorare il genere della prosa d’arte, mentre le affermazioni, spesso apodittiche, impongono al lettore i termini di una categoria di pensiero assai prossima all’estetica, intrigata però dalla divagante presenza del gusto”.

(sul volume  "Le parole sospese", Edizioni Scientifiche Italiane 1988)

Umberto Padroni, Pîano Time,  Dicembre 1988

 

“De Simone postula un rinnovamento autentico del far musica proponendo un nuovo atteggiamento nei confronti dell’interpretazione pianistica e nella formulazione dei programmi da concerto.  Pagine esilaranti e pagine amare in cui, secondo la migliore tradizione culturale partenopea, la satira forbita, l’analisi pungente, la veemenza espressiva si coniugano ad una saggezza filosofica di antica ascendenza”.

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Carla Di Lena,  Piano Time,  Settembre 1993

 

“Il libretto di De Simone è anche una satira graffiante del sistema dell’insegnamento nei conservatori di musica: su questo terreno, l’autore sostiene cose sacrosante che dovrebbero essere meditate da molti docenti”.

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Aurelio Musi,  La Voce della Campania,  Luglio-Agosto 1993

 

“De Simone interessa e diverte quando descrive con spietato umorismo lo zoo della musica classica, abitato da personaggi come le bambinette prodigio vincitrici di concorsi che non valgono niente”.

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Federico Vacalebre,  Il Mattino  del 19 Giugno 1993

 

“Invitiamo il musicologo Girolamo De Simone, autore di un delizioso bestiario pianistico a dedicare una prossima riflessione proprio a questa creatura: l’ex bambino prodigio”

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Sandro Compagnone, La Repubblica   del 10 Settembre 1993

 

“Il mondo della produzione musicale può mutare, ma il piano pragmatico è dominante in assoluto, e De Simone lo sa, ne indica la volgarità in pungenti spunti polemici”

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Massimo Lo Iacono, Il Giornale di Napoli  del 23 Aprile 1993

 

“Libro caustico, ma di una causticità intelligente ed originale. Un affresco che rassomiglia a quei ritratti tracciati dalla nera vocazione di un Luis Bunuel”

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Mirella Laraia,  Il Denaro  del 5 Luglio 1993

 

“Avreste mai pensato che qualcuno avrebbe avuto il coraggio di affrontare con schiettezza e splendida ironia i delicati rapporti tra musica ed esecutore, tra musica e fruitore?”

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Serafina Gaudino, Napoli by Night  n. 4,  Anno terzo.

 

“Il pregio di questo volume sta nel suscitare stimoli tra gli addetti ai lavori, che possono riconoscere in questi capitoli le proprie angosce per esami, lezioni, concorsi e tutti quei giochi di potere legati al baronismo di alcuni docenti”

(sul volume "Lasciate i pianisti nelle gabbie”, ESI 1993)

Michela Fasano,  Roma  del 25 Aprile 1993