“Settecento”
-musica per ostinati-
di
“Settecento” è una suite pianistica ispirata ai compositori del 1700,
principalmente a Domenico Cimarosa, di cui a gennaio
di quest’anno ricorre il duecentesimo anniversario
della morte, ed a Domenico Scarlatti, cembalista eccelso e napoletano di
nascita.
Le musiche
clavicembalistiche vengono in genere usate dai
pianisti per mantenere le mani in ordine, e quotidianamente le percorriamo per
trarne giovamento. Eseguendo una delle Sonate di Scarlatti, ho pian piano
cominciato a giocarci sopra, improvvisando piccole variazioni ritmiche, poi
inserendoci qualche armonia più ardita, impensabile per quei tempi, ed infine
ricamandoci sopra con la soggettività della mia ispirazione, collegandomi
implicitamente al mio personale percorso di ricerca.
Dopo aver composto il
primo brano, gli altri son quasi venuti da sé, sempre
utilizzando una “fonte” autentica, ma liberamente alterandola, interpolandola,
cambiandone i connotati melodici e, soprattutto, modificandone la trama
temporale. Il rapporto tra i brani originali e quelli ‘contaminati’ è il
seguente:
“Settecento”
I.
Domenico Scarlatti: Sonata K
II.
Domenico Scarlatti: Aria in re minore ÞDe Simone: “Aria”
III.
Domenico Cimarosa: Sonata n.
IV.
Domenico Cimarosa: Sonata n.
La musica che ne
deriva non ha una connotazione “settecentesca”, né intende essere solo commemorativa.
La suite si propone come una “musica per ostinati”,
dove la parola “ostinato” assume più valenze. Ostinata è la proposta-riproposta
al pubblico della musica scritta oggi. Lo facciamo perché in fondo ancora “ci
si crede” alla validità di operazioni simili. Ostinata
è poi in sé questa particolare composizione, perché è basata sulla sospensione
temporale, sulla ripetizione, sulla fissità che è tipica anche di certa musica da film. I referenti sono infatti
Glass (per l’aspetto minimale), Preisner
e Pärt (per l’aspetto evocativo) e un po’ anche i
miei precedenti lavori, prima di tutto “Ice-tract”
(da poco ripubblicato dalle Edizioni Curci di Milano)
che si espande in suoni d’atmosfera, a loro volta provenienti dalla musica
d’arredamento di Satie e da quella d’ambiente di
Brian Eno.