Girolamo De
Simone
MUSICHE
REPLICANTI
Dalle Estetiche
del plagio alle nuove Metafonie
Edizioni
Liguori, Napoli 2005
Musiche per il consumo di massa, che
non abdichino alla qualità, perché il valore estetico è nell’eteroriferimento
dell’opera, cominciano ad affacciarsi soltanto da qualche anno in un ambito che
non sia esclusivamente quello pop. Vengono fuori con stupore da qualche spot
di successo, dalle siglette dei video-games, o dalla colonna sonora di
un film-spazzatur. Creano talvolta fenomeni stravaganti come le migliaia di
copie vendute da un pezzo sacro di Pärt o da una sinfonia di Gòrecki. Questi
fenomeni, gli autori, i meccanismi di produzione automatica di musica
(siglette, musiche libere dal copyright, compilation alla John Zorn,
etc.) vengono combattuti sia dall’accademia che dalla veteroleografia
consolatoria, come lo sono stati Philip Glass ed altri minimalisti americani ed
europei che avevano dato voce nell’ambito colto alla cultura esclusivamente pop
della riproduzione di serie.
Ma con questi brani e queste
tecniche, probabilmente, gli studiosi devono ancora fare i conti per
comprendere dove stia andando la musica, e soprattutto quale possa essere la
sua funzione comunitaria.
Le opere sono riuscite a sopravvivere
e a proliferare in anfratti delle metropoli occidentali, tra pieghe del
mercato, in quella porosità di senso come direzione che ormai
felicemente caratterizza la nostra produzione. Idee come la contaminazione, il melting-pot,
la libertà stilistica (e di formazione) del compositore (nozione ampliata ai
Dj, ai Vj, agli jingle-maker, ai nuovi remixing), la funzionalità
di opere con una qualità estetica svincolata dall’appartenenza di genere
(classico-colto, popular-leggero…), sono state il frutto di una riflessione
critica, di una ampia disseminazione giornalistica, di una divulgazione in rete
o di prassi attivate con rassegne musicali e concerti innovativi.
Trasformazioni che hanno condotto ad
una svolta, al passaggio epocale dall’estetica musicale del Novecento a quella
dei giorni nostri, dalle musiche colte di derivazione ‘sperimentalistica’ alle
musiche ‘replicanti’ e funzionali di oggi.
Il volume raccoglie alcuni scritti
pubblicati da Girolamo De Simone in questi anni
di trasformazione, proponendoli in versioni rivedute e corrette, ma rispettose
della cronologia di certe intuizioni. I temi vanno dalle ‘estetiche del plagio’
alle ‘musiche replicanti’, dal superamento della dodecafonia alle nuove tecnologie
musicali. Studi di repertorio o di ricostruzione storica, e tuttavia già in
grado di localizzare e de/territorializzare escludendo.
Info: www.liguori.it ; www.konsequenz.it