PRECISAZIONI
SULLO SCOPPIO DELLA FLOBERT
“In merito all’esplosione della fabbrica Flobert di Sant’Anastasia, avvenuta trentadue anni fa e descritta in stile giornalistico, al presente, così come la vivemmo allora subendo le morti di amici e parenti, nel mio articolo uscito sull’inserto culturale del manifesto Alias di sabato 14 aprile, desidero aggiungere che nelle successive inchieste si appurò che lo scoppio fosse stato probabilmente originato da una scintilla durante una fase della lavorazione, e che le due esplosioni furono così dirompenti per la possibile presenza di sostanze proibite nella miscela pirica. I giovani operai, assunti cinque giorni prima, lavoravano in un ambiente privo dei requisiti di sicurezza. Al momento dello scoppio nel cosiddetto ‘bunker’ c’erano solo tredici operai. Tra questi l’unico ritrovato vivo fu Ciro Liguoro. Uno dei corpi fu scaraventato tanto lontano da essere ritrovato solo molto tempo dopo. Imma Russo, come è raccontato nel mio articolo, uscì dal ‘bunker’ prima dello scoppio riuscendo a salvarsi per un caso fortuito. Girolamo De Simone”.