IL NINFALE (versione
integrale)
di
Al
posto e al costo di un cellulare multimediale (loghi, suonerie, cam ed altre diavolerie hi tech)
immagino un dono non convenzionale, capace di far viaggiare nel tempo e
percorrere geografie fastastiche, in grado di rinviare
a suoni del passato, scatenare viaggi onirici in luoghi come l’India, a densa invincibile
inviolabile spiritualità.
L’organetto
di Barberia, detto anche portativo o ninfale nelle
versioni più ridotte, è uno strumento tanto piccolo da poter essere imbracciato
come un’arpa. Diffusissimo tra il Tredicesimo e il Quindicesimo secolo compare
in numerose fonti iconografiche (per una perlustrazione approfondita di queste
immagini si può consultare il sito internet www.portativo.it). Il ninfale
appare ad esempio nell’Incoronazione della Vergine del Quattordicesimo secolo di Paolo da Venezia: dieci angiolini
musicanti, più due che imbracciano l’inconfondibile strumentino, per un dipinto
che ci riporta immediatamente a Venezia, alla musica che influenzò persino il
giovane Bach. L’organetto veniva
usato sia per esecuzioni solistiche che per accompagnare cantanti, ma poteva
inserirsi in gruppi da camera piuttosto ampi. Il più antico organetto portativo poteva essere suonato anche in piedi, con l’aiuto di una tracolla, la mano sinistra lì a sostenerlo,
mentre soltanto la destra spaziava sulla piccola tastiera. Ancora oggi esistono
musicisti ‘specialisti’ che li usano: tra i nomi ricorrono quelli di Giorgio Revelli, Laura Sartori, Maria Luisa Baldassari e Sergio
Chierici. Chi volesse poi acquistare un ninfale può
fare una passeggiata in www.aliamusica.net/costruttori, dove compare una lista
di restauratori specializzati in strumenti antichi, spesso in grado di
fabbricarne del tutto simili agli originali.
Volendo mescolare passione per il Medioevo e curiosità per l’etnico, ci si può indirizzare invece verso l’organetto indiano, strumento che compare anche in alcuni dischi pop. In diversi cataloghi specializzati di ascendenza new age e spiritual, si trova un piccolo Armonium portatile, con un corredo di noti devozionali indiani. I canti usano la piccola estensione di due ottave e mezzo (trentadue tasti compresi quelli neri). L’organetto-armonium può essere acquistato anche su internet (www.innerlife.it/shop/IN40c/), dove compare la seguente descrizione: “strumento perfetto per riprodurre un’atmosfera magica che trasporta in una dimensione irreale”. Di questo armonium portatile (o portativo) esiste anche una versione “deluxe” con tastiera più larga e tracolla, soffietto a tre coste, tasti di regolazione del suono, ideale per accompagnare canti, sprofondare in meditazioni trascendentali e, per una volta, stare lontani dalla tecnologia.
Il manifesto, 13 dicembre 2003