Dissonanze multimediali - Nea Polis 31/12/07

di Cecilia Donadio

In mostra al Museo Pan di Napoli un originale installazione multimediale e multisensoriale dedicata a Domenico Scarlatti, compositore napoletano che alla fine del ‘600 rivoluzionò il concetto di armonia.

 

I suoni e le immagini si sovrappongono creando un corto circuito audio/video che, nel mondo delle avanguardie musicali, non è azzardato chiamare metacomposizione.

Benvenuti a scarl/ACT, omaggio multimediale alla creatività visionaria del compositore napoletano Domenico Scarlatti colui che a cavallo fra il 600 e il 700 rivoluzionò il concetto di armonia.

Girolamo De Simone – musicista: “Scarlatti fu un grande precursore perché inserì nelle sue composizioni clavicembalistiche accordi dalle molteplici dissonanze, tali da preconizzare e anticipare il genio di Stravinskij. Lui usava dei clusters , dei grappoli di note intricati, pieni di dissonanze”.

L’Accademia epurò le dissonanze del compositore napoletano tanto che nelle prime edizioni delle sue sonate, come l’installazione testimonia, non erano nemmeno trascritte. Ed è anche per fare giustizia di quella retrograda cecità che l’opera di De Simone, in  occasione delle celebrazioni per i 250 anni dalla morte del musicista, ha voluto ridare a quelle note nuova vita.

Girolamo De Simone – musicista: “Partendo da quello che io chiamo bordone , ossia il suono fondamentale che anima lo spazio espositivo, si è trattato di registrare al pianoforte gli originali pianistici nelle loro dissonanze. Successivamente ho rielaborato questi accordi al computer attraverso programmi di sintesi granulare. Questo fa in modo che la percezione ci parli dell’elettronica, della tecnologia avanzata. Ma la matrice, l’origine, è la medesima”.

Da qui la possibilità di sovrapporre a ciclo continuo i differenti loop e la dimostrazione che i Clusters epurati di Scarlatti avevano la loro recondita armonia. Che De Simone, grazie al moltiplicatore offerto dalle nuove tecnologie, è riuscito a trasformare in una metafora della stessa Napoli, città di disarmonica bellezza.